Lago d'Orta

“In mezzo alle montagne c’e’ il lago d’Orta. In mezzo al lago d’Orta, ma non proprio a meta’, c’e’ l’isola di San Giulio…” – C’era due volte il barone Lamberto – Gianni Rodari maestralmente dipinge a parole questo paesaggio da cui prendono vita i suoi racconti. Omegna, sua città natale, si trova all’estremità settentrionale e seguendo la Nigoglia, l’emissario che scorre verso nord (unico caso fra i laghi prealpini) si arriva al parco letterario a lui dedicato: Il Parco della Fantasia
Sulla riva orientale sorge il borgo di Orta San Giulio dove stretti vicoli acciottolati regalano un viaggio tra medioevo e barocco. Una passeggiata a filo d’acqua tra giardini e darsene, oppure tra case e palazzi con improvvisi scorci sui piccoli cortili, pittoreschi giardini o spicchi di lago porta alla piazza centrale dove è l’isola si presenta con imponente delicatezza. La leggenda narra che San Giulio con il fratello Giuliano, giunsero fin qui dalla Grecia a predicare il cristianesimo alla fine del IV secolo e rimasero in questi splendidi luoghi, costruendo chiese e la centesima pare essere proprio quella al centro dell’isola: la Basilica omonima del sec. IV, ricostruita nei secoli IX e XI. E proprio in questo luogo, nel 1973, alcune monache benedettine scelgono di dare vita al monastero Mater Ecclesiae, l’ora et labora trova casa tra silenzio e bellezza.

(Quando il turismo era scuola di vita) sono state molte le persone che hanno scelto di trascorrere qualche giorno su queste rive, scrittori e pittori ispirati dall’atmosfera e dai colori di questo piccolo lago.

Camminando sui sentieri attorno del Cusio, Girolago, è difficile non incontrare testimonianze di spiritualità e devozione, che oggi ci consentono anche di fare un viaggio nel tempo, una lezione d’arte all’aria aperta.

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